Si ricorda che, la riforma dello Sport ha introdotto diverse disposizioni a tutela dei minori.
Il comma 7 dell’articolo 33 del Decreto Legislativo 36/2021 prevede che ai minori che praticano
attività sportiva si applica quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 39/2014 relativa alla lotta
contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e della pornografia minorile.
La norma richiamata prevede esplicitamente che il soggetto che intende impiegare sia come
lavoratore che come collaboratore una persona al fine di svolgere attività che comportino contatti
diretti e regolari con i minori, è tenuto a richiedere il certificato penale del casellario giudiziale per
verificare che tale soggetto non abbia subito condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-
bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609-undecies del codice penale, né sanzioni interdittive
all’esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori. Il mancato
adempimento comporta l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento
di una somma di € 10.000,00 a € 15.000,00. Le ASD/SSD, tramite il sito del Ministero della
Giustizia, possono richiedere il certificato all’Ufficio del Casellario Giudiziale presso la Procura
della Repubblica competente. I sodalizi sportivi dilettantistici devono segnalare di essere esenti
da imposta di bollo ai sensi dell’art. 27-bis, allegato d), DPR 642/72 e per effetto dell’art. 1, c.
646, della L. 145/2018.
Si evidenzia infine che, ad una ASD della provincia di Viterbo, a seguito di accertamenti effettuati è
emerso che, il presidente di tale Associazione sportiva dilettantistica, non aveva richiesto, al
casellario giudiziale del Tribunale competente, il certificato dei carichi pendenti per ogni
dipendente/collaboratore necessario quando vi è un contatto diretto e regolare con i minori visto
che tra i tesserati dell’A.S.D. vi era un buon numero di soggetti minorenni. Tali inadempimenti hanno comportato l’applicazione di sanzione di oltre 90.000,00.
Si invitano pertanto le ASD a porre attenzione a questo adempimento e a richiedere il certificato
all’Ufficio del Casellario Giudiziale presso la Procura della Repubblica competente